L’Iran è stata una sorpresa meravigliosa.
Più delle città, dei tesori, dei secoli di storia, sono state le persone a restare nel cuore di Montone: quelle che ci hanno accolto nelle loro case con Couchsurfing e quelle che ogni giorno ci fermavano per strada per un sorriso, una parola, un sentito «Welcome to Iran». Una su tutti, la vecchietta che, fuori da una moschea di Shiraz, ha telefonato al nipote e ce l’ha passato perché ci dicesse, in inglese, che lei era felice che noi fossimo là. E pensare che tanti – troppi – di questo Paese hanno ancora paura.