Guadare un fiume, perderci dentro la targa del Jimmy e accorgersene dopo una settimana: fatto.
Campeggiare in Islanda quando fuori ci sono 0°C: fatto.
Essere ospitati a casa di una coppia che vive in un paesino di 126 anime a 80 km dalla città più vicina: fatto.
Spararsi qualche centinaio di chilometri in auto per arrivare nel paradiso dei puffin e vedere l’ultimo puffin che spicca il volo per raggiungere gli altri che se ne sono già andati verso sud: fatto.
Dormire in un van supervintage vista fiordo e guardare dal finestrino il tramonto più lungo di sempre: fatto.
Guidare fino ad Askja pensando di essere ancora in Islanda e ritrovarsi sulla luna: fatto.
Decidere che forse questo è il posto più bello del mondo: fatto.