Dicembre 2013: un momento delicato, soprattutto per la grafomane.
Il momento giusto per un viaggio in Terra Promessa (con detour fino in Giordania per visitare Petra). Giù giù giù fino al Mar Morto, punto più basso della Terra, per lasciare i fardelli e risalire, su fino al Monte del Tempio, a Gerusalemme, dove anche chi non ha un grammo di fede in corpo finisce per far pace con Dio in una delle sue svariate declinazioni.
Guardato con sospetto fin dall’arrivo e passato al vaglio di decine di metal detector, Montone qui ha rischiato grosso. Soprattutto quella sera che, ospite in un moshav (una sorta di comunità cooperativa agricola), ha fatto breccia nel cuore di una bambina che non l’avrebbe più lasciato ripartire.
Solo l’ostinazione dell’ingegnere, capace di sottrarre una pecora dalle braccia di un’infante che dorme, ha fatto sì che potesse tornare a casa con noi.