Poche certezze, molta improvvisazione.
Si parte il 13 novembre da Milano (per Bangkok), si torna il 12 maggio da Panama.
Nel mezzo, una decina di Stati in tre continenti diversi, senza un programma preciso: per la prima volta nella nostra carriera di viaggiatori contiamo di lasciarci guidare da consigli raccolti strada facendo, circostanze, ispirazioni del momento.
Solo i voli principali sono già fissati e scandiscono l’itinerario, che quindi si presenta più o meno così:
13 novembre – 10 febbraio: Asia
13 novembre 2017: Milano-Bangkok. Esplorazione randomica della città.
16 novembre: Bangkok-Mandalay (Myanmar). Da qui in poi abbiamo poco meno di tre mesi per girare Myanmar, Laos, Vietnam e Cambogia, spostandoci con mezzi vari ed eventuali (l’ingegnere vorrebbe una moto, ma la grafomane e Montone sono titubanti).
10 febbraio 2018: Bangkok-Sydney. Qui restiamo poco, giusto il tempo di rimpolpare la valigia con qualche capo da montagna in vista della seconda parte del viaggio e andare ad almeno un concerto per placare le crisi d’astinenza di cui la grafomane sarà ormai certamente preda.
16 febbraio – 13 marzo Sud America/Patagonia
16 febbraio, Sydney-Santiago del Cile.
17 febbraio: Santiago-Punta Arenas. E poi giù, alla scoperta della Patagonia cilena, con incursioni in quella argntina. E poi di nuovo su, magari con uno di quegli autobus leggendarie che viaggiano per 30 ore di fila.
13 marzo- 11 maggio: Sud e centro America – Bolivia, Perù e Costa Rica
In qualche modo, a un certo punto, risaliremo dalla Patagonia fino a entrare in Bolivia e proseguire per il Perù, dove l’11 aprile abbiamo già prenotato l’Inca Trail, 4 giorni di trekking per raggiungere il Machu Pichu.
24 aprile circa: voliamo, con l’unico volo che ancora non abbiamo acquistato, da Lima al Costa Rica, dove ci aspettano i nostri amici Ema e Miki al Tucan Hotel.
11 maggio: Panama-Milano, dove atterriamo sabato 12. Giusto il tempo di disfare le valigie e tornare in ufficio lunedì 14, fresche come le rose.