Ram On The Run
Un Montone in viaggio
  • Home
    • Ram On The Run
    • Breve storia di Montone III, monarca
    • Chi Siamo
  • Destinazioni
    • Africa
    • Americhe
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • Il Viaggio
    • L’itinerario
    • Sud Est Asiatico
    • Sud America
  • Gli italici
    • Chi sono?
    • Incontri all’estero
    • Italici a Milano
  • Contatti
Oman/1 – Muscat e i monti Hajar
Giorgio GhezziMarch 4, 2020
Like0LikedLiked
Asia, Destinazioni

Oman/1 – Muscat e i monti Hajar

Durante l’ansia per il Coronavirus a Milano, siamo partiti per l’Oman, visitando la sontuosa Moschea Qaboos e esplorando monti e villaggi tradizionali con la 4×4. L’unica mancanza? La birra fresca.

Share this:

  • Click to share on Facebook (Opens in new window)Facebook
  • Click to share on X (Opens in new window)X
  • Click to share on LinkedIn (Opens in new window)LinkedIn
  • Click to share on WhatsApp (Opens in new window)WhatsApp
  • Click to email a link to a friend (Opens in new window)Email

Like this:

Like Loading...

Un viaggio è sempre una buona idea, ma mai come in questo momento. Giusto un paio di giorni prima che a Milano scoppi la psicosi da  Coronavirus, noi, con tempismo perfetto e puramente casuale, partiamo per l’Oman con Montone e i nostri amici Ponie e Ale. Così, mentre i nostri concittadini perdono il senno, noi troviamo un Paese tutto beige e bianco: beige di sabbia e mattoni di fango, di forti costruiti in ogni dove (ce ne sono oltre 500), bianco – soprattutto bianco – di case bianche, di auto dello stesso colore – linde e pulite anche nel deserto, ché guai, se ti becca la polizia con il veicolo sporco di dà pure la multa – di tuniche lunghe e inamidate, le dishdasha da uomo, talmente perfette che passiamo ore a chiederci come sia possibile mantenerle così impeccabili, senza piega e senza macchia. Se l’ingegnere indossasse una dishdasha, sarebbe una patacca unica, e almeno questa è una certezza.

Muscat è una vorrei-essere-Dubai-ma-anche-no, moderna e in espansione ma non tanto quando le città dei vicini Emirati. Ci fermiamo quando basta per vedere il suq e la Moschea: niente di che il primo, bellissima la seconda, versione appena più modesta della Sheikh Zayed ad Abu Dhabi, con decorazioni sontuose, lampadari da togliere il fiato e il secondo tappeto persiano più grande del mondo. Inaugurata nel 2001, è uno dei tanti “regali” del fu sultano Qaboos: amatissimo dalla popolazione, è morto a gennaio dopo 50 anni di regno, durante i quali ha traghettato l’Oman nella modernità, aperto scuole nei villaggi più remoti, piantato pali della luce ovunque qualcuno lo chiedesse, rimesso a nuovo i già citati forti e via dicendo. Gran cavoli per il suo successore, l’ex ministro della cultura (da Qaboos designato come suo erede) che per dimostrarsi all’altezza dovrà darsi parecchio da fare.

Ma non è per restare in città che siamo arrivati fin qui. Con la nostra 4×4 (bianca) ci inerpichiamo sui monti Hajar, affrontiamo tornanti che ci ricordano il Kyrgyzstan, ci piantiamo nella ghiaia dei wadi, singhiozziamo su interminabili sequenze di dossi. Visitiamo villaggi di fango abbandonati e altri sonnacchiosi ma ancora in attività, il forte di Nizwa e il suo suq dove si vendono zucche, otri e fucili; saliamo sullo Jebel Shams, il picco più alto del Paese (3.075 metri), e passeggiamo sereni lungo la Balcony Walk nonostante la Lonely Planet la venda come un’escursione per temerari a strapiombo sulla morte, salutiamo le capre, campeggiamo nel nulla, mangiamo datteri e molti formaggini. L’unica cosa di cui sentiamo veramente la mancanza è la birra fredda. Ma non si può avere tutto dalla vita.

La moschea del sultano Qaboos a Muscat.
Luci e ombre alla moschea di Muscat.
Montone nella sala principale della moschea del sultano Qaboos a Muscat. Il lampadario è il secondo più grande al mondo dopo quello della moschea di Abu Dhabi: pesa 8,5 tonnellate ed è composto di 600 mila cristalli.
La moschea del sultano Qaboos a Muscat, inaugurata nel 2001 per i 30 anni di regno dell’amatissimo sovrano.
Il palazzo reale di Muscat.
Il grande bruciatore d’incenso è la principale attrattiva del parco Al Riyam a Muscat.
Il forte di Mutrah, Muscat.
Il suq di Mutrah, Muscat.
Sarto al lavoro al suq di Muscat.
Il forte di Nizwa, antica capitale dell’Oman. La torre circolare ha un diametro di 45 metri e un’altezza di 50.
Nizwa, interno della torre circolare del forte.
Un omanita in costume tipico al forte di Nizwa.
Nizwa vista dal forte: le piantagioni di datteri circondano la città.
Una donna intenta a cucire al forte di Nizwa, nello spazio riservato all’artigianato tradizionale.
Montone scrivano al forte di Nizwa.
Omaniti al suq di Nizwa.
Montone tra le rovine di Tanuf, nella regione di Al Dakhiliyah. Il villaggio è abbandonato dagli Anni 70.
Interno della grotta Al Hoota, sui monti Hajar. Si è formata circa due milioni di anni fa.
Il villaggio di Misfat al Abriyeen, sulle montagne a sud di Muscat.
Il sistema d’irrigazione Aflaj, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 2006, a Misfat.
Tra i vicoletti di Misfat.
Misfat dall’alto e le sue piantagioni di dattero.
I monti Hajar.
Montone contempla i monti Hajar.
Grafomane a spasso lungo la Balcony Walk.
La cosiddetta Balcony Walk, passeggiata a strapiombo sul monte Jebel Shams, il più alto degli Hajar.
Un laghetto nascosto al termine della Balcony Walk.
Campo da calcio nel nulla, monti Hajar.
Bilat Sayt, villaggio sui monti Hajar.

Share this:

  • Click to share on Facebook (Opens in new window)Facebook
  • Click to share on X (Opens in new window)X
  • Click to share on LinkedIn (Opens in new window)LinkedIn
  • Click to share on WhatsApp (Opens in new window)WhatsApp
  • Click to email a link to a friend (Opens in new window)Email

Like this:

Like Loading...

Potresti pure dare un'occhiata a

Füssen e bassa Baviera- Tra castelli e castellani Oman/2 – Comunque wadi sarà un successo
Africa, Destinazioni

Algeria/2 – Ghardaia e la pentapoli

Incontri all'estero, Italici

Dottor Marta

Asia, Destinazioni, Incontri all'estero, Italici

Oman/5 – L’italiana di Salalah

Le ultime dai viaggi

  • Tenerife e La Gomera
  • Sri Lanka/4 – Rickshaw Run. Ovvero, guida il tuo tuk tuk e sopravvivi
  • Sri Lanka/2 – Hill Country, le montagne del tè
  • Sri Lanka/3 – Luoghi sacri e antiche capitali
  • Sri Lanka/1 – Nord, sud, ovest, est: le coste

Categorie

Archives

  • May 2025
  • February 2025
  • January 2025
  • September 2024
  • August 2024
  • May 2024
  • April 2024
  • February 2024
  • December 2023
  • May 2023
  • March 2023
  • February 2023
  • January 2023
  • July 2022
  • January 2022
  • November 2021
  • October 2021
  • August 2021
  • July 2021
  • June 2021
  • April 2021
  • February 2021
  • January 2021
  • November 2020
  • October 2020
  • September 2020
  • August 2020
  • July 2020
  • May 2020
  • March 2020
  • February 2020
  • January 2020
  • November 2019
  • October 2019
  • June 2019
  • April 2019
  • February 2019
  • January 2019
  • November 2018
  • October 2018
  • September 2018
  • July 2018
  • June 2018
  • May 2018
  • April 2018
  • March 2018
  • February 2018
  • January 2018
  • December 2017
  • November 2017
  • October 2017

Categories

  • Africa
  • Americhe
  • Asia
  • Australia
  • Cibo Italiano
  • Destinazioni
  • Europa
  • Generico
  • Historical
  • Il Viaggio
  • Incontri all'estero
  • Italici
  • Italici a Milano
  • Oceania
  • Organizzazione e Pianificazione
  • Pet sitting
  • Sud America
  • Sud Est Asiatico
Back to top
No ram was harmed making this blog, no journalist paid
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes
 

Loading Comments...
 

    %d