Ram On The Run
Un Montone in viaggio
  • Home
    • Ram On The Run
    • Breve storia di Montone III, monarca
    • Chi Siamo
  • Destinazioni
    • Africa
    • Americhe
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • Il Viaggio
    • L’itinerario
    • Sud Est Asiatico
    • Sud America
  • Gli italici
    • Chi sono?
    • Incontri all’estero
    • Italici a Milano
  • Contatti
Estate italiana/1 – Venezia
Federica CapozziJuly 7, 2020
Like0LikedLiked
Destinazioni, Europa

Estate italiana/1 – Venezia

Di Venezia ricorderemo soprattutto la luce. Quella che si tuffa nei canali, accende l’acqua di bagliori, muove i riverberi. La luce accecante del sole che scende nel Canal Grande mentre ce ne stiamo seduti per terra, su un molo di legno, a bere uno spritz al Remer, un posticino nascosto con una vista da piangere. O in piazza San Marco vuota di turisti, alle otto di sera del solstizio d’estate, con il giorno che non vuole finire e le ombre che danzano sulla Basilica, sulla facciata rosa del Palazzo Ducale. E ancora, la luce del mattino a Burano, accecante, un incendio che divampa sulle case variopinte dell’isola dei merletti.
Venezia nell’estate del covid-19, deserta come non l’avevamo vista mai, è bella come una donna fragile, generosa con noi che invece siamo lì e non vorremmo più andarcene, pronti a perderci per sempre tra le calli, ché perdersi è inevitabile, persino per l’ingegnere e per il suo gps. Dormiamo a Cannaregio, il sestiere – non quartiere, perché la città è divisa in sei – del ghetto ebraico più antico d’Europa (risale al 1516 e sì, idealmente è quello di Shylock, il Mercante di Venezia shakespeariano). Qui di sera tanti veneziani e pochi forestieri si riversano nei bacari, i baretti dove si beve vino (troppo) e si mangiano cicheti (buoni), la versione veneta delle tapas. Di giorno, capita di trovarsi da soli tra le calli, il silenzio rotto soltanto da una barca a motore che passa e sfreccia via.
Vaghiamo, ci perdiamo, scopriamo antri, chiese, anche un ponte senza sponde che è unico in laguna, gemello di quello che a Torcello, secondo la leggenda, il diavolo avrebbe costruito in fretta e furia in una sola notte. Ci crucciamo sulla toponomastica locale, un dedalo di campi, campielli, corti, salizade e fondamenta, di sotoporteghi, rii e rive. Prendiamo il vaporetto, prendiamo un gelato, prendiamo uno spritz ogni volta che “guarda che bello quel locale”, “guarda quanti veneziani ci sono qui”, “guarda che manca ancora mezz’ora al tramonto, beviamone un altro”. Lavoriamo anche, visto che siamo qua a sperimentare lo smart working, quello vero, così smart che abbiamo dovuto caricarci (in moto) tutta la postazione ufficio della grafomane, con tanto di monitor 22 pollici che pare un Tv color con tubo catodico. Ma va bene lo stesso, va benissimo, pur di far colazione al sole sul davanzale, fare le call dai canali, andare a correre (l’ing) la mattina tra le calli, quando in giro c’è giusto la barca che ritira l’immondizia. Quattro giorni così ci fanno male al fegato ma bene al cuore e agli occhi, ce li riempiamo di bellezza e di amore per questa città visitata tante volte, eppure sempre di sfuggita, sempre nella ressa, sempre “vabeh, andrà meglio al prossimo giro”. Quattro giorni così ci rimettono al mondo dopo mesi di lockdown. Ne avevamo bisogno. Datecene ancora.

Correre a Venezia
10 chilometri tra canali , ponti e gradini
Allenarsi a Venezia è un magnifico supplizio. Magnifico perché correre tra i canali ha un fascino indescrivibile e surreale, in particolar modo la mattina presto quando in giro non c’è ancora nessuno. Un supplizio perché è impossibile fare 500 metri senza imbattersi in un ponte, in una scalinata, in un vicolo cieco che dà su un muro o direttamente dentro un canale.
Ma se non siete troppo in hangover dalla sera prima e riuscite a superare la pigrizia, ecco uno spunto per un itinerario di dieci chilometri (e un numero imprecisato di gradini) che tocca alcuni dei principali punti d’interesse della città, da San Marco alla Biennale passando per Rialto, l’Accademia e le meno noti calli di Cannaregio. Buona corsa!
Montone in contemplazione.
Vecchi palazzi vista canale.
Una scala per permettere ai pesci di entrare dalla finestra?
Papà e piccolo esploratore (il bambino dal passeggino punta il dito verso il canale, forse vuole prendere il largo).
Finestre, acqua, riflessi.
L’ospedale SS. Giovanni e Paolo (a sinistra) e la basilica omonima (a destra).
Calle Varisco, nel sestiere di Cannaregio, è la calle più stretta di Venezia: è larga solo 50 centimetri.
Nel sestiere S. Polo c’è il ponte delle Tette: ai tempi della Repubblica veneziana, questo era il quartiere a luci rosse e le prostitute si affacciavano alle finestre a seno nudo per mostrare la “merce” ai clienti.
Una delle cappelle della chiesa di Santa Maria Assunta (detta anche dei Gesuiti) nel sestiere Cannaregio.
Libreria Acqua Alta: i volumi sono ovunque, sugli scaffali e… nelle gondole.
Montone alla Libreria Acqua Alta, un luogo surreale con 250mila volumi accatastati in ogni dove.
Il cassiere della Libreria Acqua Alta è un gattone nero. Non è l’unico felino del negozio.
Aperitivo lungo i canali: si bevono vino e spritz e si mangiano cicheti, le tapas veneziane.
Luci e ombre sotto i portici.
Veneziani e turisti affollano i moli sul Canal Grande all’ora dell’aperitivo.
Grafomane felice al Remer, con un bicchiere di vino, uno di spritz (e un gondoliere).
Tramonto sul Canal Grande visto dal Remer, il localino perfetto all’ora dell’aperitivo (se riuscite a trovarlo).
Luci sul Canal Grande.
Luci sul Canal Grande.
Giochi di luce sulla facciata di Palazzo Ducale.
Il sestiere Cannaregio al crepuscolo.
Piazza San Marco di notte, vuota e magica.
Riflessi in piazza San Marco notturna.
Venezia by night. Bella da piangere.
La spiaggia del Lido con le sue casette tutte uguali.
Un molo malinconico sulla spiaggia del Lido.
Capannine sulla spiaggia al Lido di Venezia.
Giallo, rosso e blu. Effetto Mondrian a Burano.
Case colorate a Burano, l’isola dei merletti.
Una piazzetta variopinta, con bucato, sull’isola di Burano.
Burano multicolor. Si dice che le facciate fossero dipinte a tinte accese per aiutare i barcaioli a ritrovare la propria anche con la foschia.
Grafomane sul Ponte del Diavolo a Torcello: si dice che non abbia sponde perché il demonio lo costruì in fretta in una sola notte.
La Basilica di Santa Maria Assunta sull’isola di Torcello.
Montone I a Venezia
Venezia. Montone I durante il suo primo viaggio ufficiale.

Share this:

  • Click to share on Facebook (Opens in new window)Facebook
  • Click to share on X (Opens in new window)X
  • Click to share on LinkedIn (Opens in new window)LinkedIn
  • Click to share on WhatsApp (Opens in new window)WhatsApp
  • Click to email a link to a friend (Opens in new window)Email

Like this:

Like Loading...

Potresti pure dare un'occhiata a

Costruire il futuro a San Paolo Estate italiana/2 – Dolomiti venete e trentine
Destinazioni, Europa

Tenerife e La Gomera

Asia, Destinazioni

Sri Lanka/4 – Rickshaw Run. Ovvero, guida il tuo tuk tuk e sopravvivi

Asia, Destinazioni

Sri Lanka/2 – Hill Country, le montagne del tè

Le ultime dai viaggi

  • Tenerife e La Gomera
  • Sri Lanka/4 – Rickshaw Run. Ovvero, guida il tuo tuk tuk e sopravvivi
  • Sri Lanka/2 – Hill Country, le montagne del tè
  • Sri Lanka/3 – Luoghi sacri e antiche capitali
  • Sri Lanka/1 – Nord, sud, ovest, est: le coste

Categorie

Archives

  • May 2025
  • February 2025
  • January 2025
  • September 2024
  • August 2024
  • May 2024
  • April 2024
  • February 2024
  • December 2023
  • May 2023
  • March 2023
  • February 2023
  • January 2023
  • July 2022
  • January 2022
  • November 2021
  • October 2021
  • August 2021
  • July 2021
  • June 2021
  • April 2021
  • February 2021
  • January 2021
  • November 2020
  • October 2020
  • September 2020
  • August 2020
  • July 2020
  • May 2020
  • March 2020
  • February 2020
  • January 2020
  • November 2019
  • October 2019
  • June 2019
  • April 2019
  • February 2019
  • January 2019
  • November 2018
  • October 2018
  • September 2018
  • July 2018
  • June 2018
  • May 2018
  • April 2018
  • March 2018
  • February 2018
  • January 2018
  • December 2017
  • November 2017
  • October 2017

Categories

  • Africa
  • Americhe
  • Asia
  • Australia
  • Cibo Italiano
  • Destinazioni
  • Europa
  • Generico
  • Historical
  • Il Viaggio
  • Incontri all'estero
  • Italici
  • Italici a Milano
  • Oceania
  • Organizzazione e Pianificazione
  • Pet sitting
  • Sud America
  • Sud Est Asiatico
Back to top
No ram was harmed making this blog, no journalist paid
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes
 

Loading Comments...
 

    %d