Ram On The Run
Un Montone in viaggio
  • Home
    • Ram On The Run
    • Breve storia di Montone III, monarca
    • Chi Siamo
  • Destinazioni
    • Africa
    • Americhe
    • Asia
    • Europa
    • Oceania
  • Il Viaggio
    • L’itinerario
    • Sud Est Asiatico
    • Sud America
  • Gli italici
    • Chi sono?
    • Incontri all’estero
    • Italici a Milano
  • Contatti
Albania/1 – Città di ieri, città di oggi
Federica CapozziJuly 4, 2022
Like0LikedLiked
Destinazioni, Europa

Albania/1 – Città di ieri, città di oggi

L’Albania ce l’avevamo lì in stand-by da un po’. Anni fa, quando abbiamo fatto il giro dei Balcani in moto, non l’abbiamo inclusa nell’itinerario perché l’assicurazione non la copriva. L’avevamo pensata per il 2020, ma poi qualcosa è andato storto a livello pandemico mondiale. A un certo punto abbiamo anche comprato un biglietto per Tirana, e per ragioni che non ricordo siamo invece finiti in Scozia. Nel mentre abbiamo alimentato la curiosità, che ha raggiunto il picco massimo quando abbiamo conosciuto Eri, che vive a Milano da vent’anni ma è cresciuta tra comunismo e guerra civile (qui l’intervista). Morale: quando a fine maggio 2022 siamo finalmente partiti, le aspettative, soprattutto lato Grafomane, erano a mille.

Segue cronaca randomica del nostro giro, durato dieci giorni e studiato per fare di tutto un po’: le montagne a nord, il mare a sud, città e siti assortiti (archeologici et industriali). Ve lo raccontiamo in disordine cronologico e geografico, così come viene e iniziando dalle città: piccole e grandi, belle e brutte, antiche e moderne. Non solo la ragione principale per visitare l’Albania, ma già che sei lì tanto vale.

1 – Tirana. Di primo acchito la diresti orrida, ma le faresti un torto. Per essere la capitale di un Paese che per mezzo secolo ha visto di tutto – comunismo, regime, isolazionismo, rivolte – se la cava anzi piuttosto bene. Per carità, la periferia è triste e cementata come ogni periferia che si rispetti, i vecchi quartieri hanno edifici a brandelli e cavi elettrici intricati come trame di un Harmony, i negozi non sono una tentazione manco a guardarli bendati. Ma il centro si è rifatto il look, piazza Scanderbeg (dal nome dell’eroe nazionale) nel 2018 ha vinto il premio come miglior spazio pubblico urbano d’Europa, sulle facciate grigie di tanti palazzoni sono esplosi i colori accesi dei murales voluti da Edi Rama, che prima di diventare premier è stato a lungo sindaco della città. Persino la piramide di Enver Hoxha, quell’orrore di mausoleo che il dittatore si era fatto costruire per autocelebrarsi, è chiusa per lavori in corso, che la trasformeranno in un centro multifunzionale per i giovani e la cultura. La gente si riversa nelle strade spaziose come nei viali delle località di mare, i bar si susseguono come i grani di un rosario, c’è musica, c’è festa, c’è vita. Il passato è ancora lì, nei bunker che si aprono come una ferita in pieno centro – scendi nei sotterranei di Bunk’art e ti ritrovi ai tempi della guerra fredda, risali e tiri un sospiro di sollievo – ma la sensazione è che qui tutti guardino nella stessa direzione: avanti.

2 – Kruja e Scutari. La prima è la città di Skanderbeg, l’eroe della resistenza ottomana vissuto nel Quattrocento. La seconda è la porta del nord. Sono le prime tappe che facciamo appena arrivati. Indimenticabili? Mmm, no.

3 – Berati. A sud di Tirana, la chiamano la “città dalle mille finestre” perché le sue case bianche in stile ottomano, tutte ammucchiate sulle colline ai due lati del fiume, di finestre ne hanno in effetti tantissime. Il colpo d’occhio è notevole, la salita al castello estenuante per il caldo, anche se parcheggiamo a tre metri dalle mura. Vale la visita? Sì.

4 – Apollonia e Butrinto. Categoria: siti archeologici. La prima fu città fiorente, fondata nel 588 a.C. dai greci in territorio illirico (l’Illiria di ieri è a spanne l’Albania di oggi, e io che pensavo esistesse solo nella Dodicesima notte di Shakespeare), poi passata in mano ai romani. Serve un po’ di fantasia per immaginarsela grande e brulicante di attività, oggi che le sue rovine riposano sonnolente tra campi silenziosi. Ma l’insieme ha il suo fascino. Butrinto però vince tutto: all’estremo sud del Paese, praticamente in Grecia, sta nel mezzo delle fresche frasche di un parco naturale. Si dice che sia stata fondata dagli esuli di Troia in fuga dopo la caduta della città: bravi ragazzi, ottimo lavoro. In seguito fu sotto dominio romano, bizantino, veneziano, ottomano. Un minestrone di culture che ha contribuito a renderla avvincente.

5 – Korça (pronuncia: Korcia, non Korca come in “ti corco di mazzate”), la piccola Parigi albanese nonché culla di un tesoro nazionale, cioè la birra omonima. Graziosa più della media, ordinata e pulita come nessun altro centro urbano che abbiamo visitato in zona, non ha particolari attrazioni turistiche a parte la cattedrale ortodossa e l’antico bazar trasformato in quartierino chic di bar e botteghe. Eppure fa venire voglia di fermarsi un giorno in più, o persino di tornare (possibilmente in occasione della festa della birra). Non lontano c’è  Gjirokastra, che è un bel borgo storico dove però fa così caldo che, a parte trascinarci per le viette e poi su fino al castello, non riusciamo a fare altro di memorabile.

6 – Elbasan. Pare sia la città più inquinata d’Albania, a causa di un mega impianto metallurgico, oggi dismesso, costruito tra gli Anni 60 e 70, che per decenni ha riversato nell’aria e nel terreno tonnellate di schifezze. Metalurgjiku, così si chiama l’ex fabbricone, è un gigante la cui carcassa è lasciata lì a decomporsi. Ci passiamo perché a noi le rovine rovinate, anche quelle industriali, piacciono parecchio: le troviamo pittoresche. Queste no. Cioè, sì: vanno bene per un paio di foto. Ma poi pensi a tutto quello che c’è dietro, e sotto, e attorno. E non vedi l’ora di andare via.

7 – Bonus track: Gjakova (o Giacovizza in italiano). Già che ci sei, vuoi non fare un salto in Kosovo per permettere all’ingegnere di aggiungere una bandierina al novero dei Paesi visitati? È per questo, e per nessun’altra ragione, che passiamo da questa città dal centro piccolo eppure ipercurato, una via pedonale tutta baretti e neanche un ristorante dove mangiare (ma di questo si dirà più avanti). Certo non ci verrei apposta dall’Italia, ma in fondo i posti brutti sono un’altra cosa (tipo Durazzo, ma per questo vi rimandiamo al secondo atto).
Continua…

Tirana, Torre 4 Ever Green.
La statua di Skanderbeg, l’eroe nazionale, nella piazza di Tirana a lui intitolata.
Tirana, case variopinte.
Tirana, cielo e cavi elettrici.
Bunker in centro a Tirana: oggi è stato trasformato in Bunk’Art2, un museo/memoriale degli anni della Guerra Fredda.
Bunk’art 2 a Tirana, museo/memoriale del periodo della Guerra Fredda.
Dentro Bunk’art 2 a Tirana, un ex bunker del periodo comunista trasformato in museo/memoriale.
Città e castello di Kruja.
Kruja, bazar.
Berati, la città delle mille finestre.
Berati, la città dalle mille finestre.
Berati, cittadella.
Parco archeologico di Apollonia, Acropoli.
Butrinto, la basilica romana.
Panorama nei dintorni di Butrinto.
L’anfiteatro di Butrinto.
Gjirokastra, vie del centro.
La torre dell’orologio del castello di Gjirokastra.
Panorama dal castello di Gjirokastra.
La cattedrale della Resurrezione a Korça, in stile neo-bizantino.
Icone sacre alla cattedrale di Korça.
Korça, le vie dell’antico bazar.
Korça, le vie dell’antico bazar.
Pompa di benzina abbandonata: una delle tante che si incontrano sulle strade albanesi.
Elbasan: quel che resta di Metalurgjiku, il gigantesco sito industriale costruito negli Anni 60-70 che ha reso la città la più inquinata d’Albania.
La prua di una nave trasformata in casa tra Fier e Berati. Oggi è abbandonata e in rovina.
Il centro di Giakova, in Kosovo.
In centro a Giakova, gli edifici portano ancora i segni del conflitto del 1999.
Manichino a Giakova, Kosovo.

Share this:

  • Click to share on Facebook (Opens in new window)Facebook
  • Click to share on X (Opens in new window)X
  • Click to share on LinkedIn (Opens in new window)LinkedIn
  • Click to share on WhatsApp (Opens in new window)WhatsApp
  • Click to email a link to a friend (Opens in new window)Email

Like this:

Like Loading...

Potresti pure dare un'occhiata a

Paboy – la felicità in un cuscino Albania/2 – Mare mare
Destinazioni, Europa

Tenerife e La Gomera

Asia, Destinazioni

Sri Lanka/4 – Rickshaw Run. Ovvero, guida il tuo tuk tuk e sopravvivi

Asia, Destinazioni

Sri Lanka/2 – Hill Country, le montagne del tè

Le ultime dai viaggi

  • Tenerife e La Gomera
  • Sri Lanka/4 – Rickshaw Run. Ovvero, guida il tuo tuk tuk e sopravvivi
  • Sri Lanka/2 – Hill Country, le montagne del tè
  • Sri Lanka/3 – Luoghi sacri e antiche capitali
  • Sri Lanka/1 – Nord, sud, ovest, est: le coste

Categorie

Archives

  • May 2025
  • February 2025
  • January 2025
  • September 2024
  • August 2024
  • May 2024
  • April 2024
  • February 2024
  • December 2023
  • May 2023
  • March 2023
  • February 2023
  • January 2023
  • July 2022
  • January 2022
  • November 2021
  • October 2021
  • August 2021
  • July 2021
  • June 2021
  • April 2021
  • February 2021
  • January 2021
  • November 2020
  • October 2020
  • September 2020
  • August 2020
  • July 2020
  • May 2020
  • March 2020
  • February 2020
  • January 2020
  • November 2019
  • October 2019
  • June 2019
  • April 2019
  • February 2019
  • January 2019
  • November 2018
  • October 2018
  • September 2018
  • July 2018
  • June 2018
  • May 2018
  • April 2018
  • March 2018
  • February 2018
  • January 2018
  • December 2017
  • November 2017
  • October 2017

Categories

  • Africa
  • Americhe
  • Asia
  • Australia
  • Cibo Italiano
  • Destinazioni
  • Europa
  • Generico
  • Historical
  • Il Viaggio
  • Incontri all'estero
  • Italici
  • Italici a Milano
  • Oceania
  • Organizzazione e Pianificazione
  • Pet sitting
  • Sud America
  • Sud Est Asiatico
Back to top
No ram was harmed making this blog, no journalist paid
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes
 

Loading Comments...
 

    %d