Scrivere di Abu Dhabi è insidioso, perché qualsiasi cosa io racconti oggi, domani potrebbe essere cambiata. Prendi il mercato del pesce, il Mina Fish Market, che nel 2019 mi era piaciuto moltissimo per la sua autenticità puzzolente e truce, per le sue corsie scivolose, le bancarelle stracolme e i ceffi nerboruti in cuffietta, preposti a eviscerare e deliscare on demand. Ecco, quello spaccato di quotidianità emiratina oggi non c’è più, è stata soppiantata da una pescheria linda e pulita che fa subito Eataly. Che peccato. Ciò detto, Abu Dhabi resta una destinazione interessante. Non la prima che consiglieremmo per una vacanza, né la meta dove torneremmo più volte. Ma se capita uno scalo lungo, perché no? Soprattutto se volate con Ethiad e c’è ancora l’offerta di cui abbiamo approfittato noi a dicembre 2024, grazie alla quale abbiamo pernottato in città due notti a spese della compagnia aerea. Quanto a come passare il tempo, niente paura: come la vicina Dubai, Abu Dhabi offre di tutto di più e annoiarsi è alquanto improbabile.
Qui di seguito, dieci luoghi da visitare per godersi un soggiorno di due/tre giorni:
1 – La Gran Moschea dello sceicco Zayed. Gigantesca, bellissima, è un trionfo di marmo bianco che il riflesso del sole fa sembrare liquido. Mille colonne, 82 cupole, lampadari di Swarovski da 12 tonnellate, madreperla e lapislazzuli, e il più grande tappeto annodato a mano mai realizzato al mondo – questo, e molto altro ancora, la rende un capolavoro architettonico seriamente imperdibile.
2 – Wahat Al Karama, il moderno memoriale dedicato “ai martiri degli Emirati”. Si trova di fronte alla Moschea e offre un punto d’osservazione privilegiato per ammirarla in tutto il suo splendore, anche riflessa nello specchio d’acqua antistante.
3- Qaṣr Al-Waṭan, il palazzo presidenziale, sede di uffici, di cerimonie solenni e cene di Stato, nonché autocelebrazione della cultura e della leadership emiratina. Dal 2019 è aperto al pubblico e merita una visita.
4 – Il Louvre Abu Dhabi. Al netto di mostre e collezioni permanenti, il museo progettato da Jean Nouvel è uno spettacolo architettonico, con una cupola a stelle d’acciaio che pesa da sola più della Tour Eiffel.
5 – Il Ferrari World, uno dei tanti parchi tematici che agli emiratini piacciono tanto: ci trovate le montagne russe più veloci del mondo. Al Waterworld potete surfare, al Warner Bros World andateci giusto se viaggiate con i bambini (a avete denaro da fiammare).
6 – L’hotel Emirates Palace Mandarin Oriental. Se volete dormirci, tanti auguri: con le sue sette stelle, è giusto un pelino costoso (su Booking, la camera più sfigata sta a 1.500 euro circa, non vi dico le altre). L’ingresso nella hall però è gratuito, e il famoso cappuccino con scaglie d’oro a 24 carati, servito nell’elegante caffetteria aperta a tutti, costa poco più di 20 euro – caso mai vi voleste togliere lo sfizio.
7 – L’oasi di Al Ain, patrimonio Unesco, e il forte Al Jahili, costruito a fine Ottocento per volere del fondatore degli Emirati, lo sceicco Zayed I. A un’oretta e mezza di auto da Abu Dhabi, sono un piacevole diversivo: un po’ di storia e natura (ci sono circa 147mila palme da dattero) dopo tanti (troppi) grattacieli e centri commerciali.
8 – A proposito di palme da dattero: un salto al mercato dei datteri, dove le qualità in vendita sono più di quante ritenete possibile, è un’ottima idea (per farsi venire il diabete e cariare i denti all’istante). Provateli con il caffè, rigorosamente non zuccherato: è un abbinamento bomba.
9 – Per cena, avrete l’imbarazzo della scelta. Ma se volete qualcosa di meno posh della media, provate l’ottimo Hatim Altai Restaurant, un minuscolo ristorante persiano gestito da una ragazza di Teheran super, super carina. Se fosse a Milano, saremmo degli habitués – grassi come maiali, ma felici.
10 – Un drink a Yas Marina, per concludere la giornata con una birretta o un drink, circondati da expat di mezzo mondo. E poi via, a letto. Che domani si riparte e si esce, finalmente, dalla comfort zone.