Il viaggio continua come un film on the road, su strade che, allontanandosi da Marrakech, si allontanano anche dalla sua folla e conquistano la quiete dell’Alto Atlante. È così che – a proposito di film – arriviamo al set di alcuni di quelli che hanno fatto la storia del cinema, da Lawrence d’Arabia al Tè nel deserto fino al Gladiatore, oltre al più recente Trono di spade. Ed è proprio sull’onda della serie Tv che qui ad Ait Ben Haddou, nella cittadella fortificata sulla via del deserto, oggi si riversano pullman di turisti entusiasti. Troppi, ma ancora non abbastanza da rovinare l’atmosfera della kasbah d’argilla rossa, costruita nel XVII secolo eppure straordinariamente intatta, un rubino che manda bagliori sotto i raggi del sole che muore. Non serve una guida per visitarla, non c’è biglietto da pagare: l’unico trucco è andarci al mattino prima degli altri o, come facciamo noi, verso sera quando le ombre s’allungano, i colori s’incendiano e i cinesi se ne vanno. Dormiamo vista rocca, facciamo colazione in terrazza, ripartiamo in cerca di perle rare. La prima è decadente e un po’ trash, di quelle che piacciono a noi: una stazione di servizio abbandonata, già set dell’horror del 2006 Le colline hanno gli occhi, oggi a metà strada tra un museo a cielo aperto e un robivecchi ingombro di qualsiasi cosa, purché brutta e coperta di polvere. La seconda è la bottega di Moulid Nid ouissadan, il calligrafo di Taliouine, che, nella città dello zafferano, con lo zafferano scrive in tifinagh, l’antico alfabeto dei tuareg del Sahara, realizzando vere opere d’arte. La terza è Taroudannt, città di medio-basso interesse turistico e alto tasso pittoresco, con i suoi vicoli un po’ belli, un po’ brutti, la kasbah buia e vagamente spettrale e ovunque quella flemma marocchina alla quale non riusciamo ad abituarci. Basta un pomeriggio per assaggiarla, una sera per finire di apprezzarla. Domani si riparte mentre la città si stiracchia ancora – eppure sono le undici del mattino – si sale in auto e si guida verso il mare, pardon, l’oceano vasto e tempestoso.